Il nostro Fondatore

Il 1847 è l’anno del lavacro, l’anno in cui inizia il cambiamento interiore. Da quel momento san Ludovico consacrò la sua vita interamente agli ultimi, a imitazione di san Francesco d’ Assisi. Iniziò con i sacerdoti ammalati, con i “moretti” e le “morette”, cioè i bambini e le bambine dell’Africa che sottraeva alla schiavitù. Per farsi sostenere nelle opere di carità, valorizzò il Terz’Ordine Francescano Secolare (oggi OFS).

Nel 1859 fondò la Congregazione dei Frati della Carità, detti “Bigi” e nel 1862 la Congregazione delle Suore Francescane Elisabettine Bigie. Istituì l’opera degli “Accattoncelli” cioè ragazzi orfani che vivevano per strada; istituì convitti e ricoveri per anziani, per i pescatori ammalati e soli, per bambini scrofolosi, per sordomuti e ciechi; dette vita a colonie agricole, a bande musicali, a tipografie. A Firenze edificò una chiesa in onore del Sacro Cuore di Gesù.

Si interessò della cultura, via della fede e mezzo di promozione umana. Fu consigliere spirituale di Santa Caterina Volpicelli, Santa Maria Cristina Brando, Santa Giulia Salzano, Beata Maria Luigia Velotti, del Beato Bartolo Longo (solo per citarne alcuni). Si occupò di diplomazia, ebbe contatti con Re, Papi, Filosofi, studiosi di ogni genere.

Toglieva ogni angustia, scioglieva ogni dubbio, vinceva ogni difficoltà, fugava ogni tristezza, raddolciva ogni durezza. Quanto pensò, tutto fece, e tutto cominciò dal niente
— Padre Bonaventura Maresca

La Congregazione

Il maestro di musica sacra, Filippo Parisi, grande amico e figlio spirituale di padre Ludovico, un giorno del 1855 gli propose di andare insieme all’Educandato di San Marcellino, dove insegnava. Molte volte aveva infatti parlato di padre Ludovico alle insegnanti e alle alunne e desiderava che lo conoscessero. Iniziò così un rapporto filiale e un accompagnamento spirituale, soprattutto con Margherita Salatino, Concetta Durelli e Atalia Baer.

Nel 1862, a seguito di cambiamenti anche all’interno dell’ordinamento scolastico, le maestre uscirono dall’educandato: Caterina Volpicelli, ex alunna di quell’Istituto, offrì ospitalità alla sua ex maestra Margherita Salatino, ma venne in soccorso padre Ludovico che, di fatto, diede vita a quella che fu la prima cellula della Congregazione: cinque maestre, terziarie francescane, iniziarono a vivere vita in comune, vita fraterna.

Nel 1865 padre Ludovico, in viaggio in Germania, conobbe le suore Elisabettine. Volle quindi che anche le sue suore vivessero la carità di Sant’Elisabetta d’Ungheria e la povertà di San Francesco d’Assisi, vestendo l’abito Bigio dei penitenti (grigio come il colore della cenere) . La notte di Natale del 1866 ci fu la vestizione delle prime sei suore Bigie, nella copia esatta della grotta di Betlemme a Capodimonte, fatta realizzare da padre Ludovico dopo il suo ritorno dalla Terra Santa. “Da quel dì le Elisabettine crebbero, si perfezionarono, raccolsero orfane, aprirono altre case, educarono fanciulle povere e ricche”, racconta il Cardinale Alfonso Capecelatro, biografo e amico di padre Ludovico.

Madre Margherita Salatino divenne la prima madre Generale, oltre ad essere, o “con il senno, o con la mano, o con il cuore” (fra Bonaventura de’ Frati Bigi), madre di tutte le opere di padre Ludovico. Le Suore Bigie si occuparono anche della preghiera per i defunti, degli agonizzanti, delle bambine cieche e sordomute, delle bambine africane liberate dalla schiavitù. Oggi le spoglie di san Ludovico da Casoria, di madre Margherita Salatino, di Madre Concetta Durelli, e di Suor Atalia Baer, si trovano presso l’Ospizio marino, a Posillipo (Napoli).

Suore Bigie Oggi

Oggi, noi Suore Francescane Elisabettine, fedeli al carisma del nostro padre fondatore San Ludovico da Casoria e ispirate da Santa Elisabetta d'Ungheria, continuiamo la nostra missione di carità e servizio.

Ci impegniamo nell'accoglienza e nel sostegno dei minori a rischio, nell'assistenza agli anziani e ai disabili, e nell'educazione dei giovani attraverso le nostre scuole, come quelle di Roma, Assisi e Anacapri. Collaboriamo attivamente nelle parrocchie e siamo presenti in diverse missioni, portando il Vangelo e il nostro aiuto concreto a chi ne ha più bisogno.

Guidate dal nostro spirito francescano, ci dedichiamo alla promozione della dignità umana e viviamo la nostra vocazione nella preghiera e nella fraternità, cercando di rispondere con amore e dedizione alle esigenze del mondo contemporaneo.